Il progetto, sostenuto da Fondazione con il Sud, mira principalmente a ridurre tre rischi ambientali presenti all’interno del Parco regionale del Fiume Sarno: inquinamento, incendi e perdita di biodiversità.
Coordinata dal soggetto capofila Legambiente Campania Onlus e in collaborazione con altre realtà territoriali quali ADIM SRL, Associazione Provinciale “Accademia Kronos”, Comune di San Marzano sul Sarno, Comune di Sarno, CNR - Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali, Consorzio di bonifica integrale comprensorio Sarno, DEMAGO Cooperativa sociale, Parco regionale del bacino idrografico del fiume Sarno e il Dipartimento di Biologia della Federico II di Napoli, la nostra associazione si occupa principalmente della tutela della biodiversità.
Attraverso un attento monitoraggio ornitologico e faunistico delle zone umide di Longola e della foce del Sarno è stata rinvenuta una nuova specie di mammifero per il Parco: l’arvicola acquatica italiana (Arvicola italicus).
Questo roditore acquatico estremamente elusivo e schivo, vive solitamente lungo le sponde di fiumi, canali, stagni e corsi d’acqua dove si nutre di vegetazione e frutti. Il suo areale sembra essere in declino e questo rende la nuova segnalazione ancora più importante sia per la conservazione della specie sia per il Parco, spesso noto esclusivamente per le sue acque inquinate.
Da un punto di vista ornitologico in questi mesi di monitoraggio sono state rilevate diverse specie di uccelli mai segnalate nel territorio del Parco Regionale del Bacino Idrografico del fiume Sarno come il Marangone minore (Microcarbo pygmeus) o raramente osservate come il Mignattaio (Plegadis falcinellus), l’Aquila Minore (Hieraaetus pennatus) e la rara Moretta Tabaccata (Aythya nyroca). Tali specie sono state censite durante la fase di svernamento o migrazione e la loro presenza è stata appurata per pochi giorni. Questi dati indicano chiaramente che il fiume è tutt’ora sorvolato e frequentato da una comunità di specie di particolare interesse conservazionistico che nelle condizioni giuste possono colonizzare o ri-colonizzare il territorio in cui insite l’area protetta.
Oltre all'attività di monitoraggio ARDEA è impegnata anche in azioni di sensibilizzazione a favore di studenti, imprese, associazioni, istituzioni e cittadini attraverso l'educazione ambientale.
Per ulteriori approfondimenti segui il sito dedicato al progetto.